Wednesday 31 October 2007

Trovate le differenze...

Proviamo a fare un gioco che si trova spesso sulla settimana enigmistica, quello del "trovare le differenze". Analizziamo le politiche e le azioni concrete della Banca Centrale Europea (BCE, che Iddio l'abbia in gloria, lei, e chi l'ha inventata) e la Banca Centrale Statunitense, la FED.

Bene: una alza i tassi d'interesse senza pietà, in nome del dio inflazione, affamando i cittadini europei, obbligandoli o a vendere la casa perché non ce la fanno a pagare la rata del mutuo che aumenta proprio per colpa dell'aumento del tasso d'interesse, oppure portandoli direttamente al suicidio. Un'altra, consapevole della grave crisi creditizia del proprio paese, diminuisce i tassi d'interesse per permettere alle famiglie di respirare.

Una è una creatura fatta ad immagine e somiglianza del modello teutonico, senza pero' averne la solidità alle spalle (per intenderci: se vuoi fare una politica monetaria restrittiva devi avere un certo tipo di sistema economico, che in questo momento nell'Unione Europea non esiste, semplicemente perche' l'Unione Europea è un insieme di diversi sistemi). Un'altra è fatta per servire il proprio paese.

E' troppo, di grazia, chiedere alle figure misteriose della BCE che si degnino di sentire le grida di dolore che si alzano dalla popolazione europea che dicono di servire? Trichet e la sua banda mi ricordano tanto la regina Maria Antonietta e la frase che falsamente le è attribuita, quando la gente protestava per la mancanza di pane e lei si dice abbia risposto "e che problema c'è? che mngino la brioche". Ecco, cosi' Trichet a chi gli dice "basta, abbassa i tassi, non ce la facciamo a pagare il mutuo" risponde "e che problema c'e'? l'importante è che il dio inflazione venga onorato".

Se poi tu, povero stronzo, perdi la casa, poco male: la banca ne trarrà profitto rivendendola in momenti migliori;

Bucarest-roma, sola andata



La donna violentata e uccisa a calci e pugni nella periferia romana da un giovane rom non è che l’ultimo esempio di come alcune parti del nostro paese stiano sprofondando sempre più verso una realtà sempre più squallida e pericolosa.

Non voglio parlare del fatto in sé: quello, nel suo orrore, si spiega purtroppo da solo.

Vorrei invece analizzare attentamente le dichiarazioni che sono state effettuate a poche ore dalla pubblicazione della notizia sui principali organi (online) di stampa.

Andiamo in ordine di grado, il sindaco di Roma, ovvero colui che maggiormente dovrebbe sentirsi responsabile del degrado della sua città, è un fiume in piena contro i romeni : "Se si sta in Europa - ha aggiunto determinato - bisogna starci a certe regole: la prima non può essere quella di aprire i boccaporti e mandare migliaia di persone da un Paese europeo all'altro".

Walter, scusa ma ormai li abbiamo fatti entrare nella UE e quindi non li possiamo più discriminare…ci dovevi pensare prima, ma eri occupato a riempirti la bocca di europeismo militante invece di accorgerti al disastro che si stava generando (sull’asse Roma-Bruxelles).

Dopo viene il capo del governo, tal Romano Prodi, che apparentemente ha addirittura alzato la cornetta e chiamato il suo omologo romeno per protestare. Qui non abbiamo virgolettati, ma mi posso immaginare il dialogo:

Romano – "basta, smettetela di mandarci pezzenti e delinquenti"

Romeno – "ok Roman, da domani manderemo solo premi Nobel in Italia, fidati (e giù a ridere a crepapelle) "

Signor Prodi, ora ti lamenti con Bucarest, ma sei stato tu a volere allargare l’Unione a destra e sinistra senza un criterio. Hai fatto entrare persino un mezzo paese (Cipro) e sulla Romania e la Bulgaria gli stessi tecnici UE hanno stabilito che sono indietro anni luce in tutto. Adesso è tardi, come in tutto il resto una volta che alla UE concediamo qualcosa, no si ritorna più indietro!

Giorgio Napolitano ha invece scritto al marito della vittima. Lodevole certamente, ma mi viene da chiedere: Presidente, ha scritto anche alle famiglie dei ragazzi falciati in puglia?

E allora facciamo quello che ha suggerito Fini, smantelliamo le baraccopoli, espelliamo i candestini e chi non ha i mezzi di sostentamento (ce lo consentono, forse ancora per poco, i trattati UE, a cui ora siamo assogettati!!).

A questo punto mi sembra il minimo.

Antiamericanismo di fondo. E palese

Immaginatevi questa scena. Un musulmano che lavora per una compagnia medio-orientale o un funzionario statale di qualsiasi paese arabo si recano in un qualsiasi ufficio delle molte istituzioni europee e trovano dei poster offensivi verso i musulmani o l'Islam. Inammissibile, vero? Vero. Inammissibile. E giustamente inamissibile.

Bene, ma allora dovreste spiegarmi perché sia normale negli stessi uffici pubblici europei, in zone adibite al passaggio di visitatori stranieri di ogni nazionalità, americani inclusi, e addirittura in sale d'attesa, dove questi americani sono fatti accomodare, trovare affissi ai muri e in bella vista poster altamente offensivi nei confronti degli americani. Dove gli americani vengono dipinti come terroristi.

Fantapolitica? No. Basta recarsi negli uffici della DG Trasporti della Commissione Europea a Bruxelles, e troverete poster come questi in foto. Dove si prende in giro il Dipartimento di Homeland Security americano indicando gli indiani come quelli che si battono contro i terroristi dal 1492.

Ecco, io mi chiedo: che messaggio si dà ai molti visitatori americani che arrivano in questi luoghi, finanziati con soldi pubblici, non dimentichiamolo, e li si mette di fronte a un poster del genere?

Di una cosa non si potrà mai accusare la struttura della Commissione europea: di nascondere il suo antiamericanismo.

Monday 29 October 2007

Il colle del Berlaymont

Se a difendere a spada tratta la moneta unica fosse un ex Presidente Della Commissione europea come Romano Prodi ci potrei anche passare sopra con un “vabbeh…”, ma quando la più alta carica dello stato si mette a pontificare di come in realtà siamo diventati tutti dei Paperon de Paperoni dal 2002 ad oggi, scusate ma mi viene l’orticaria.

Eh si, Napolitano non ha proprio nulla di meglio da fare (ma sciogliere ste due Camere proprio no eh?) che elargire discorsi carichi stracolmi dei soliti luoghi comuni sull’ Europa, il tutto al solito convegnio organizzato da (sorpresa, sorpresa), l’Europarlamento.

Il capo dello stato è un vulcano in piena, da “non è vero che il costo della vita è aumentato con l'introduzione dell'euro” a “esistono problemi, a cominciare dall'immigrazione, dalla formazione, dalla ricerca, dall'energia, "che nessun paese europeo può risolvere da solo”.

Se la prima si commenta da sola, visti gli innumerevoli concittadini ridotti alla canna del gas già al quindici del mese, la seconda invece è uno di quei capolavori che solo ottuagenari ed eurocrati riescono a dire mantenendo una faccia seria e si va a collocare insieme al sempreverde “l’ Europa ci ha dato la pace” nel gotha delle eurofesserie targate Bruxelles.

Ma perchè abbiamo paura di discutere di un possibile futuro in un EFTA allargato, cosi come fa un paese come la Norvegia?

Siamo uno dei 7 paesi più industrializzati al mondo, tiriamo fuori gli attributi, prendiamo in mano il nostro destino e chiediamoci se effettivamente non potremmo avere più vantaggi da un Mercato Unico europeo!

Sunday 28 October 2007

Le mie rate mensili

Che l’avvento dell’Euro ci avesse reso tutti più poveri, raddoppiando i prezzi a parità di stipendi, è cosa che ormai riescono a negare solo alla Banca Centrale Europea o a Palazzo Chigi.

Quello che in pochi riescono a capire, invece, è come una scelleratissima politica monetaria da parte della BCE stia strangolando tutti coloro che devono fare i conti con una rata mensile a tasso variabile. Spero che Jean-Claude Trichet pensi bene a tutti questi signori la prossima volta che suggerirà un aumento del tasso di base dell’Euro...e spero ci pensino anche tutti quegli operatori bancari che ti consigliano un mutuo sapendo benissimo che stanterai a pagarne la rata mensile.


Stiamo diventando sempre più una nazione che paga "a rate", come è già successo al Regno Unito, con il risultato che episodi come quelli citati negli articoli saranno sempre maggiori, fino a quando non avremo anche noi la nostra "crisi dei mutui subprime".

Grande, grande, grandissima

Quando si danno la zappa da soli sui piedi diventa tutto estremamente più facile (e anche più divertente).


La Commissione ha chiesto alla Spagna di cambiare le sue regole nel campo della tassazione delle persone in quanto le considera discriminatorie. Il suco del discorso, senza girarci troppo attorno, sta nel fatto che se ti chiami Ramón, lavori all'ambasciata di Spagna a Roma e eri prima residente in Spagna hai un trattamento fiscale A, mentre se ti chiami concetta e vieni da Prima Porta questo Diventa B, considerevolmente di meno.

Mi sembra normale che se faccio il tuo stesso lavoro dovremmo essere trattati economicamente allo stesso modo da un amministrazione pubblica (attenzione, perchè va da sé che i privati possono fare come gli pare!). Mi sembra stranissimo che la Commissione si occupi di questa vicenda, visto che è l'organizzazione che più discrimina i suoi dipendenti.

Brevemente: se sei un eurocrate proveniente da Palermo hai 5 giorni aggiuntivi di ferie ogni anno ed anche un bel 16% in più (netto ovviamente, N-E-T-T-O !!) il 26 di ogni mese. Se sei abbastanza sfigato da venire da Bruxelles invece nisba. E questo vita natural durante.

La similarità di questi due casi mi ha colpito enormemente. Seguirò attentamente gli sviluppi di quello spagnolo e vi terrò informati, mentre per quello che riguarda il trattamento economico degli eurocrati, che per me è uno dei pilastri della disaffezione popolare verso la UE, ci saranno molti post molto specifici.

Saturday 27 October 2007

Chiarificazione

In questo blog si sentiranno spesso termini abbastanza specifici riguardo il funzionamento delle strutture europee che spero risultino facili da comprendere ai lettori. A scanso di equivoci si cercherà sempre di spiegare quelli meno noti o meno comuni.
Un esempio calzante, si userà sempre il termine "eurocrati" per definire tutti coloro che lavorano per i vari apparati dell' Unione europea, senza volere dare alla parola nessun connotato (anche se su di loro ci andrò giù pesante), ma come semplice somma di "burocrati" ed "Europa".

Nella foto: eurocrati a tempo determinato

Thursday 25 October 2007

OGM - Tutti contro tutti

Ieri la Commissione Europea ha dato il via libera a quattro varietà di Organismi Geneticamente modificati (OGM tra di noi), tre tipi di mais ed uno di barbabietola da zucchero. La notizia e ampiamente riportata dai maggiori quotidiani nazionali, che non esitano a scrivere di come, in realtà, su questo argomento ci sia un vero e proprio "tutti contro tutti".

Facendo un collage dalle varie fonti, incluse quelle in lingua inglese, si scopre che nella Commissione c'è chi è a favore e chi contro (il Commissario alla salute e protezione dei consumatori Stavros Dimas) cosi come nei governi (contro sopratutto quello francese e italiano), il tutto come al solito condito dalle sirene dei gruppi terrori...pardon, ambientalisti.

Ora si può dibattere in eterno sull'opportunità o meno di avere ogm nel piatto a pranzo, ma comunque resta il fatto che un organismo sopranazionale cui abbiamo devoluto potere senza il consenso esplicito degli elettori ha autorizzato dei prodotti che i cittadini EU non vogliono (i sondaggi parlano di circa 60% / 70% "contro").

Monday 22 October 2007

In quel posto...

Orrore! Il comitato Affari Costituzionali dell’Europarlamento ha votato a favore del progetto di riduzione degli effettivi (dagli attuali 785 a 750) in vista delle elezioni del 2009. Manco a farlo apposta chi l`ha preso nel proverbiale posto sono gli italiani, che si vedono scippati di 6 seggi, mentre gli altri Paesi di dimensioni comparabili (Francia, Regno Unito) se la cavano meglio. A nulla sono serviti i voti contrari dei nostri pendolari Strasburgo/Bruxelles, gli altri erano tutti a favore e non c’è stato verso di fargli cambiare idea.

Per fortuna c’è la rete di salvaguardia del Consiglio, dove sono rappresentati i governi nazionali e dove l’Italia ha (ma sempre meno spesso) il potere di veto. Ricordiamo che con il nuovo trattato questo potere verrà rimosso da molte aree, con il risultato che in teoria potremmo trovarci obbligati ad applicare una Direttiva su cui i nostri europarlamentari ed il nostro governo hanno votato contro.

E questa la chiamate democrazia europea?

Che cos'è il blog Mercato Unico

Noi crediamo che l'Europa debba essere un grande mercato. Ma siamo fermamente convinti che non possa, ma che soprattutto non debba, essere un grande stato unico.

No all'EUSSR.

Per i seguenti motivi:

  1. I recenti sviluppi (allargamento / Costituzione) hanno dimostrato come ci sia una completa disaffezione dei popoli europei verso questo grande progetto. In generale regna, oltre ad una ignoranza verso quello che generalmente succede e si decide a Bruxelles, un sentimento di completo distacco verso tutto quello che è UE.
  2. Con ogni trattato cediamo sempre più poteri a Bruxelles, sotto forma di aree di competenza. Questo è un traffico a senso unico, indietro non torna nulla...e nessuno ci ha mai chiesto, con un referendum, cosa ne pensassimo della moneta unica, dell'allargamento a 27 (prossimamente 28 con la Croazia...), del mandato di arresto europeo, dell' Europol, delle mille agenzie nate in ogni angolo (ne esite anche una per "i diritti fondamentali")...
  3. Ci devono ancora dire qual è lo scopo finale! EURSS? EUSA? status-quo?
  4. Esistono grandi esempi, come il NAFTA o il MERCOSUR, di unioni basate sul libero commercio tra nazioni piuttosto che su una integrazione costante dei loro membri. Queste unioni funzionano e bisogna chiedersi perchè anche noi non possiamo fare parte di un sistema che garantisca delle libertà e dei diritti (di commercio libero, di movimento alle persone), ma che non ci imponga di rinunciare a consistenti fette di sovranità.
  5. Spesso l'Europa viene presentata come "necessaria" in un mondo inesorabilmente avviato verso la globalizzazione, anche se nessuno poi si ricorda di menzionare che i due paesi in cui il reddito pro-capute nel continente è più alto sono la Norvegia e la Svizzera. Nessuno dei due fa parte dell' UE!
  6. Gli attuali governi sono sempre piu' imbrigliati da politiche scelte da funzionari che nessuno ha mai eletto, che siedono a Bruxelles senza avere il benche' minimo contatto con la realta'. Che cosa ne pu'o sapere un funzionario della Commissione che guadagna 8000 euro lordi al mese, con tassazione al 20%, di qual e' l'impatto dei prezzi su una famiglia campana che guadagna 1200 euro, con tassazione al 50%? Che cosa gliene importa al funzionario della Banca Centrale Europea se non ce la facciamo a pagare i mutui perche' non smettono di alzare i tassi d'interesse delle banche?

Bene, e' l'ora di dire basta. Questo blog vuole iniziare una discussione sul futuro dell' Europa e sul ruolo dell' Italia al suo interno, colmando una lacuna che secondo noi esiste, per cui nel nostro paese si parla e si discute di tutto e di tutti, ma mai di Europa. Qui non si è euroscettici a priori. Ma di sicuro non vogliamo un'Europa che sia un mega Stato retto da funzionari non eletti, con persone straniere - si, straniere: un lettone, un romeno, un ungherese sono stranieri - che decidono politiche per l'Italia.

Tutte le opinioni sono le benvenute e se volete contribuire attivamente fatecelo sapere!

il Trattato di Roma e Sovranità Limitata