Thursday, 24 January 2008

Trichet BOIA

Negli Stati Uniti, l'economia cresce dell'1,5%. E i soloni nostrani parlano di recessione. In Europa cresce del 1.6%, e parlano di espansione. Miracoli linguistici o economici che e' davvero difficile capire per un umile cittadino, che si limita a pensare: ma perche' due numeri uguali sarebbero diversi? Uno buono e uno cattivo?

Detto questo, pero' lo stesso cittadino capisce bene una cosa: la Banca centrale americana ha ridotto il costo del danaro dello 0.75%. L'obiettivo e' di fare in modo che i cittadini americani abbiano piu' contante da spendere, rimettendo in moto l'economia.

Il pensiero che sta dietro la FED e' semplice, e anche un bambino di tre anni lo capirebbe: se io abbasso i tassi d'interesse, le famiglie pagano di meno i mutui a tasso variabile, per esempio, oppure possono piu' facilmente comprare l'automobile...o un nuovo pc. Questo genera crescita: se il consumatore compra, l'industria aumenta la produzione, e aumenta l'occupazione, che aumenta a sua volta il salario disponibile per i cittadini, in un circolo virtuoso che puo' solo fare del bene.

Bernanke, il titolare della FED, ha riassunto questa sua filosofia in modo molto semplice, dicendo, piu' o meno, che quando c'e' una crisi, l'unica cosa che la banca centrale puo' fare e' "paracadutare contante sulle citta', di modo che aumentino i consumi".

Tutto chiaro?

Non per la Banca Centrale Europea. Ieri le Borse europee hanno subito perdite consistenti perche' i parrucconi della BCE ci dicono che NON taglieranno i tassi d'interesse, perche' altrimenti aumenta l'inflazione. Trichet, omologo europeo di Bernanke, ha aggiunto "In periodi di turbolenze e di forte volatilità dei mercati finanziari, un ancoraggio solido all'inflazione è un elemento essenziale e necessario affinché la stabilità finanziaria possa essere garantita".

Che cazzo voglia dire con certezza non si sa (tra l'altro paragonate il linguaggio da burocrate infame di Trichet con il linguaggio chiarissimo e da persona comune di Bernanke). Pero' si puo' intuire: e cioe' che la BCE non ha alcuna intenzione di cooperare affinche' i mutui costino meno, affinche' i consumatori possano avere piu' soldi nelle proprie tasche. No. L'importante e' la "stabilita' finanziaria" per usare le sue parole. Non la stabilita' economica delle persone, ma quella dei mercati.

Riflettete, gente.

6 comments:

Anonymous said...

La tua analisi mi sembra un pò semplicistica. Tenere a bada l'inflazione non è una stupidaggine da parrucconi.
Una crescita che sia sostenuta solo dai consumi, molto spesso ha vita breve, e porta con se inflazione che finirà per danneggiare l'economia per un periodo molto lungo.
L'Italia ancora oggi paga le conseguenze del boom degli anni 60-70, alimentato dai consumi, appunto, e caratterizzato da un'inflazione galoppante.
Meglio pensarci bene prima di alzare e abbassare i tassi ad ogni starnuto della borsa.

Cordialmente
Marco Durand

Demonio Pellegrino said...

Marco, ma sei serio? L'italia sta pagando il boom degli anni 60-70?? Come spiega Trattato nel post di oggi l'italia paga la politica a cazzo della BCE.

Anonymous said...

Non so come la pensi, ma l'edilizia selvaggia, e l'inadeguatezza delle infrastrutture rispetto allo sviluppo economico mi sembrano una bella eredità. Ma il più grande strascico che il boom ha lasciato è sicuramente il nostro mostruoso debito pubblico: imprese guidate da dirigenti incapaci, cresciute a dismisura, ed aspettative della popolazione aumentate in modo esponenziale hanno favorito negli anni 80 (a boom finito) un intervento massiccio dello stato in economia. Ed oggi ci tocca pagare più tasse ogni anno, per riuscire a tenere a bada questo maledetto debito.
...
Che poi paghiamo alcune scelte della BCE sono d'accordo. Ma combattere l'inflazione non è una politica a cazzo (Ti ricordo che il predecessore di Bernanke, Alan Greenspan, un monetarista di ferro, ha permesso agli Stati Uniti di avere negli anni '90 uno sviluppo e una stabilità senza precedenti)

Marco

Anonymous said...

Oltretutto, come anche da voi ricordato, non è in atto alcuna recessione.
Non vanno quindi attaccati solo i "soloni" di Bruxelles, ma anche i "giornalai" (non "giornalisti") finanziari italiani che terrorizzano i cittadini con titoli asagerati e con commenti al cardiopalma, a chi fa comodo inventare una recessione che non c'è?

Trattato di Roma said...

Pilade - sicuramente le tue osservazioni sono corrette, ma resta sempre da sottolineare come lo "statuto" speciale della BCE (una banca che regola la politica monetaria di uno stato che non esiste politicamente) voglia dire che qualsiasi tasso fissi finisca per non andare bene a qualcuno.

E il famoso "one size fits none", la taglia unica che non sta bene a nessuno. La ragione è che 27 Paesi che parlano 23 lingue come possono considerarsi a tutti gli effetti una unica entità?

Geopoliticando - forse si e forse no. Sicuramente le crisi recenti avranno rallentato l'economia. In aggiunta dobbiamo considerare che da noi la differenza tra "recessione" e "sviluppo" magari è uno 0.1% in più o in meno....roba che in Peasi al galoppo come la Cina neanche se ne accorgono.

Sui giornali 100% d'accordo con te, spargono terrore a buon mercato e neanche si chiedono, secondo me, degli effetti devastanti di alcune loro campagne.

Grazie per i contributi ragazzi!

TdR

Sovranità Limitata said...

Innanzitutto ringrazio per gli interventi.

Pilade - non sono d'accordo con te. E' vero che il debito pubblico attuale e figlio degli sperperi degli anni 80. Ma la BCE sta attuando una politica che ci penalizza pesantemente, proprio per le ragioni che Trattato ha delineato: non esiste al momento una politica monetaria valida per tutto il continente, semplicemente perche' il continente si trova in situazioni economiche molto diverse.

e soprattutto una politica monetarista vera (e figurati che io mi considero un monetarista) richiede si' il controllo della moneta, ma anche il controllo della spesa pubblica. Qui invece siamo presi tra incudine e martello. Da una parte c'e' una strozzatura del credito, dall'altro le risorse sono sperperate in mille rivoli pubblici.

Geopoliticando: sono totalmente d'accordo con te sul terrorismo psicologico dei giornali. E' pero' un fatto che in italia la stretta al credito stia facendo sentire i propri effetti su molti proprietari d'immobile. E non stiamo parlando di Ricucci.

Faccio notare solo che la FED ha deciso oggi di ridurre ulteriormente i tassi. Temono una crescita dell'economia di poco superiore al 2%...crescita che noi non ci sogniamo neanche...