Wednesday, 31 October 2007

Bucarest-roma, sola andata



La donna violentata e uccisa a calci e pugni nella periferia romana da un giovane rom non è che l’ultimo esempio di come alcune parti del nostro paese stiano sprofondando sempre più verso una realtà sempre più squallida e pericolosa.

Non voglio parlare del fatto in sé: quello, nel suo orrore, si spiega purtroppo da solo.

Vorrei invece analizzare attentamente le dichiarazioni che sono state effettuate a poche ore dalla pubblicazione della notizia sui principali organi (online) di stampa.

Andiamo in ordine di grado, il sindaco di Roma, ovvero colui che maggiormente dovrebbe sentirsi responsabile del degrado della sua città, è un fiume in piena contro i romeni : "Se si sta in Europa - ha aggiunto determinato - bisogna starci a certe regole: la prima non può essere quella di aprire i boccaporti e mandare migliaia di persone da un Paese europeo all'altro".

Walter, scusa ma ormai li abbiamo fatti entrare nella UE e quindi non li possiamo più discriminare…ci dovevi pensare prima, ma eri occupato a riempirti la bocca di europeismo militante invece di accorgerti al disastro che si stava generando (sull’asse Roma-Bruxelles).

Dopo viene il capo del governo, tal Romano Prodi, che apparentemente ha addirittura alzato la cornetta e chiamato il suo omologo romeno per protestare. Qui non abbiamo virgolettati, ma mi posso immaginare il dialogo:

Romano – "basta, smettetela di mandarci pezzenti e delinquenti"

Romeno – "ok Roman, da domani manderemo solo premi Nobel in Italia, fidati (e giù a ridere a crepapelle) "

Signor Prodi, ora ti lamenti con Bucarest, ma sei stato tu a volere allargare l’Unione a destra e sinistra senza un criterio. Hai fatto entrare persino un mezzo paese (Cipro) e sulla Romania e la Bulgaria gli stessi tecnici UE hanno stabilito che sono indietro anni luce in tutto. Adesso è tardi, come in tutto il resto una volta che alla UE concediamo qualcosa, no si ritorna più indietro!

Giorgio Napolitano ha invece scritto al marito della vittima. Lodevole certamente, ma mi viene da chiedere: Presidente, ha scritto anche alle famiglie dei ragazzi falciati in puglia?

E allora facciamo quello che ha suggerito Fini, smantelliamo le baraccopoli, espelliamo i candestini e chi non ha i mezzi di sostentamento (ce lo consentono, forse ancora per poco, i trattati UE, a cui ora siamo assogettati!!).

A questo punto mi sembra il minimo.

3 comments:

Anonymous said...

parole sante.

Anonymous said...

La strage dei 4 ragazzi è accaduta nelle marche, non in puglia. Certo sarebbe stato preferibile che non fosse mai accaduto. I genitori dei ragazzi dicono che sono stati abbandonati dallo stato, intanto l'assassino si gode i domiciliari in un residence di fronte al mare mentre sta scrivendo un libro che parla di se stesso...

Trattato di Roma said...

Grazie per la precisazione elly, hai perfettamente ragione: qui lo stato ha abbandonato tutti...ormai siamo arrivati al punto che, secondo me, in Italia il carcere non e' piu` un deterrente (se mai lo e` stato).