Monday, 12 November 2007

Referendum! Referendum!

In Irlanda la nuova Costituzione, spacciata come semplice trattato (in realtà è praticamente la stessa cosa, come ha ammesso lo stesso Giscard, autore della Costituzione) verrà messa la voto tramite referendum. Pochi anni fa gli irlandesi rifiutarono il Trattato di Nizza, sempre tramite referendum, tanto che il governo, per correre ai ripari, fu costretto ad indire una seconda consultazione dopo avere ottenuto alcune "eccezioni" da Bruxelles.
Ecco nell' EIRE sono obbligati, ma almeno danno l'opportunità ai loro cittadini di esprimersi un argomento così importante. Forse la verde Irlanda sarà seguita dalla Danimarca e, meno probabilmente, dai Paesi Bassi. Si parla anche del Regno Unito, ma non credo che Brown sarà messo sotto abbastanza pressione dai conservatori.
Insomma diciamo che due, forse tre al massimo, saranno le nazioni che approveranno "democraticamente" il Trattato. In realtà anche il Parlamento sarebbe un' istituzione democratica, anche se dubito che un organo elettivo possa privarsi di poteri cosi come fanno le nostre camere ogni volta che ratificano un trattato europeo.
Da noi nel sud Europa, di referendum non se ne parla neanche. Perchè?
Beh sicuramente non abbiamo una grande tradizione di porci domande "scomode" sull' Europa, accettiamo tutto così come viene e ci fiadiamo dei nostri politici, che da destra a sinistra sembra che su questo argomento siano incredibilmente uniti.
Ma finiamola! Diamo una voce agli italiani....facciamo dire alla gente "Questo trattato mi piace!" oppure "È una porcheria, non serve a nulla."....qui a Mercato Unico, ovviamente siamo sFavorevoli a questo pastrocchio di trattato, ma almeno lo vogliamo iniziare questo discorso?
Signor Prodi, come ex-Presidente della Commissione europea ci vuole far esprimere una volta, solo una volta, sul nostro futuro in Europa?
E mentre aspettiamo una risposta vi consiglio questo sito, spargete la voce!

4 comments:

Antonio Candeliere said...

interessante

Rato said...

Eu falo de 'referendum'.
Eu quero um 'referendum'.
Quem são os eurocratas para decidir por mim?

Demonio Pellegrino said...

maremma impestata se hai ragione. E' allucinante che si continui a devolvere potere a un branco di funzionari senza nessuna responsabilita' politica. La cos ache mi fa piu' imbestialire e' che se ti azzardi a dire che vuoi il referendum su una cosa del genere ti trattano da delinquente.

Inshallah, per usare un'espressione che piace sempre di piu' agli eurocrati, l'irlanda rigettera' il trattato. Leggevo un articolo in cui si diceva che la grande maggioranza degli irlandesi non aveva ancora deciso come esprimersi e che solo il 27 percento, se non ricordo male, era a favore.

FORZA IRLANDA.

Trattato di Roma said...

Antonio, Rato, Demonio,

è sempre la solita scusa "il parlamento esprime la volontà degli elettori...". Tralasciando il fatto che nessuno dei partiti a Montecitorio e Palazzo Madama ha presentato punti sull' integrazione europea nei loro programmi pre-elettorali (per alcuni la parola stessa "programmi pre-elettorali", non esite neanche sul Garzanti), ma se i nostri deputati e senatori votassero a favore dell'abolizione del Parlamento dovremmo accettarlo?

Cari Deputati e cari Senatori, perchè non ci fate decidere sull'Europa? ma soprattutto, perchè nessuno raccoglie firme per introdurre una norma simil-irlandese nella nostra costituzione??