Sunday 25 November 2007

Stessa Europa, approcci diversi


Riprendo da l’utimo post di Sovranità Limitata sull’immigrazione in Europa, specialmente di quelli che provengono dalla sponda sud.

I Paesi che si affacciano sul mediterraneo si trovano tutti nella necessità di sviluppare strategie adeguate a contrastare la massa di disperati che, ormai quasi quotidianamente, affrontano il temuto viaggio a nord. Ovviamente ognuno lo fa secondo le tradizioni e costumi tipici della sua cultura, per cui la Spagna, il primo Paese che prendiamo in esame, forte di una tradizione di accoglienza plurisecolare che l’ha vista «donare» cospicui pezzi del suo territorio nazionale ai mori, traendo spunto dal suo passato ha deciso che la soluzione migliore per affrontare il problema è la dissuasione attiva.

Detto, fatto. Per Zapatero (il grande progressista) la quadratura del cerchio si ottiene, infatti col moschetto. Migranti delle mie brame evitate accuratamente di tentare la via iberica che i militari spagnoli ci mettono poco ad aprire il fuoco!

Altra soluzione pensata «ad hoc» per questo problema, dalla grande nazione mediterranea che prende il nome di Malta, nota fucina di progressismo, è quella di una dissuasione passiva.

Invece di mettere in rotta i migranti a suon di schioppettate, infatti, I maltesi si accontentano di lasciarli in balia del Mare Nostrum, usandoli, quando necessario, come mangime per i tonni. Pensateci bene la prossima volta che aprite una scatola di Rio Mare, forse è cosi tenero perchè si mangia gli etiopi!

Ed eccosi finalmente giunti all’ultimo esempio, fornito dalla nostra amatissima patrial, l’Italia. Questo lo chiamo di mancanza di dissuasione, in quanto da noi (specialmente di questi tempi) vige una politica delle porte aperte che invita tutti a farsi un giretto per lo stivale…e poco importa se non hai un lavoro, una casa o null’altro, sicuramente non finirai a delinquere.

Se infatti fino a ieri arrivare clandestinamente era reato, oggi si puo addirittura entrare comodamente dagli arrivi internazionali di Fiumicino, basta dimostrare di avere fondi per sopravvivere. Lo scafista, oggi, è diventato lo Stato italiano.

Nella foto: barconi del futuro

2 comments:

Antonio Candeliere said...

bel post

Trattato di Roma said...

più che altro Antonio spero faccia un pochetto riflettere!!